Elenco sparso di possibili bottleneck (tutti scontatih, lui intendeva *tecnicamente*, mica nel mondo reale) che fanno fare acqua alla convinzione apodittica e generica precisata con mille successivi asterischi e precisazioni (tanto da svuotare di senso l’affermazione originaria) di Guren:
- bottleneck materia prima: forse al mondo non c’è più di una certa quantità disponibile per l’estrazione di una certa materia prima (si proceda sugli asteroidi!)
- bottleneck industria estrattiva: a essere limitata potrebbe essere la capacità annuale di estrazione dell’industria estrattiva (si proceda ad aumento del capex dell’industria estrattiva per regio decreto!)
- bottleneck supply chain: a essere limitato potrebbe essere l’output di uno o più passaggi della supply chain (si proceda per regio decreto ad aumento del capex del supplier!), per esempio è noto che attualmente la produzione del Vision Pro è strettamente limitata da quanti microOLED di quel tipo Sony riesce a produrre
- bottleneck yield e difficoltà costruttiva: un prodotto
pur già *tecnicamente* industrializzato potrebbe continuare ad avere problemi di yield che gravano persistentemente sulla produzione e si vanno ad aggiungere agli altri bottleneck
- bottleneck umano: non c’è un numero infinito di ingegneri, tecnici e operai specializzati concentrati in un certo luogo ad un certo tempo
- bottleneck finanziario: accesso al denaro e contingenze macroeconomiche
- bottleneck temporale: eventuali investimenti per alleviare uno qualsiasi dei precedenti bottleneck non si materializzano all’istante, ci vuole tempo, spesso anni
- (bonus) bottleneck trasporti: per ragioni ESG crapple si è messa in testa di trasportare quanto più possibile via mare, che comporta tutta una serie di considerazioni e limiti sui tempi
- ecc.
Poi tecnicamenteh io sono Brad Pitt, al netto di qualche precisazione scontata.
Messaggio modificato da eglio il 14 novembre 2023 - 08:56