Da poco ho realizzato un upgrade dopo ben 9 anni al PC gaming. Trovando conferma al fatto che la corsa alle prestazioni e l'evoluzione rapida siano finiti da tempo, per cui ho optato per aumentare le prestazioni ottimizzando calore e consumi:
ASUS H770 + Intel i5 13400F + DDR5 + SSD NVME + RTX 4070
E' la prima volta che riciclo dei pezzi dal vecchio PC (Case + alimentatore+monitor+periferiche varie) il salto si sente netto ma non è sconvolgente.
Se non fosse per invenzioni grafiche come il Ray tracing e DLSS 3 credo che la stagnazione totale sarebbe il destino di questo mercato, non mi sorprende che abbiano speculato suoi prezzi negli ultimi anni.
Ma adesso è un buon momento per gli upgrade i prezzi sono tornati sensati.
Certo per chi ha vissuto l'epoca come me in cui ogni anno usciva qualcosa che gettava nella polvere la precedente fa impressione.
Chi si è costruito un PC di fascia medio-alta ormai può tenerselo lustri senza rinunciare a nulla o quasi.
Facendo la cronistoria dei miei PC, mi rendo conto che le basi (scheda madre + CPU) dei PC durano progressivamente più a lungo:
1991 - 386
1993 - 486 (cambio dopo 2 anni)
1998 - Pentium II (cambio dopo 5 anni)
2003 - Pentium IV (cambio dopo 5 anni)
2007 - Core2 Quad (cambio dopo 4 anni)
2014 - I7-4770 (cambo dopo 7 anni)
2023 - i5-14300 (cambio dopo 9 anni e parte dei componenti rimasti)
E va detto che ho cambiato quasi per sfizio stavolta, non perchè mi sono trovato di fronte a un titolo ingiocabile con la mia configurazione, come successo in passato in cui i vecchi PC sono arrivati lì "alla frutta".
Certo in mezzo ci sono stati vari upgrade di schede video e espansioni varie, ma la sostanza del discorso è che la tecnologia basata sul silicio ha raggiunto il punto di maturazione già anni fa. I PC sono strutturati nei componenti esattamente come lo erano 30 anni fa.
O qui cambiano il paradigma e si inventano qualcosa di nuovo (tipo PC quantistico) o il rallentamento fino alla stagnazione è il più probabile degli esiti.
Edited by Kharonte85, 31 May 2023 - 13:33.