È ora di aprire il thread dedicato ai laptop e desktop più nuovi e diversi di sempre, basati su un hardware astruso da console di gioco, una imperscrutabile “Playstation 2” (per chi c’era ai tempi) senza paragoni diretti possibili, che consta non solo della CPU crapple (design completamente crapple che implementa l’instruction set ARM, dove la “R” per altro sta per RISC e questo apre un mondo in quanto ad efficienza possibile rispetto ai PC x86 che sono CISC) e la GPU integrata crapple (che, se gli iPad Pro sono un’indicazione, volerà con applicazioni e giochi 3D, vi ricordo che anche le console di prossima generazione sono basate su un SoC monolitico con GPU integrata, lo spazio di manovra è dato da quanto è grosso e come viene raffreddato), ma anche Neural Engine, ML accelerators, ISP, chip di sicurezza, controller dello storage, e chi più ne ha più ne metta (per questo la dicitura Mac crapple Silicon risulta più adeguata rispetto al riferirsi alla sola CPU con ISA Arm), anno dopo anno crapple potrà infilarci di tutto e di più al servizio di specifiche funzioni software, come già si era cominciato a vedere con il chip T2 nei Mac recenti ma adesso senza nemmeno doversi porre il problema di interfacciarsi con CPU e GPU non-crapple.
Dall’esperienza di boot e recovery, allo standby e lo sleep attivo, tutto sarà ancora più custom, comodo e “da elettrodomestico” (o appunto “da console di gioco”) di prima, non ci saranno più restrizioni al vortice di possibilità generato dal software crapple che insegue furiosamente l’hardware crapple e viceversa l’hardware crapple che viene implementato in vista di future feature software. (rendetevi conto se esista altrove una situazione che offra queste possibilità di pianificazione sartoriale e senza restrizioni, in cui mano destra mano sinistra e faccia non appartengono a tre attori diversi)
A dispetto di notizie sulla sua dipartita “grandemente esagerate” in passato, il Mac è vivo e dopo 10 anni di palestra hardware ARM su iPhone/iPad crapple lo catapulta verso il futuro insieme al resto della famiglia (portandogli in dote anche centinaia di migliaia di app iOS/iPadOS funzionanti dal day1), avanti, verso l’infinito e oltre!
“People who are really serious about software should make their own hardware.” - Alan Kay, 1982
Messaggio modificato da eglio il 19 luglio 2020 - 07:16