Continui ad applicare il ragionamento per questo caso ma, quando lo si generalizza, spuntano i distinguo: vale per i cellulari ma non per le auto. Chissà per quale altre categorie non vale? casa d'abitazione? piano cottura? forno? servizio di piatti? posate? perché si può, coscientemente, fissare dei limiti di prezzo per ogni categoria ma bisognerebbe avere l'accortezza di riconoscere che non sono limiti assoluti ma limiti che segnano il punto oltre il quale non percepiamo ritorni adeguati all'aumento di prezzo (anche questo è un fenomeno ben studiato, come la sostituzione dei beni primari). Vale per i vini, vale per i whisky, per il cibo e così via. Scommetto che tutti noi ne abbiamo, con l'unica differenza nella consapevolezza del perché abbiamo fissato quel limite, che è legato alla nostra percezione del mondo.
Ora smetto e torno a fare il pirla da ds, asserendo che non capite un cazzo e basta. Per fortuna che comprate quel che volete e io compro quel che voglio io, così almeno io sono contento (voi no, perché cagate il caso a chi non la pensa come voi).
Temo che non ci si capisca e probabilmente non riesco a spiegarmi.
Il livello di prezzo massimo che indico per un cellulare e' legato non a un termine assoluto, ma a quanto reputo il livello per cui spendere di piu' non ha un ritorno adeguato. Vale per il mondo cellulari e stop.
Come indichi, ogni oggetto ha questo punto di massimo del livello di ritorno percepito e chiaramente il punto ha un prezzo diverso per ogni prodotto.
Per i cellulari, il mio massimo percepito corrisponde sui prodotti attuali ad un valore di 350 Euro.
Non riesco a capire cosa mi contesti nel mio ragionamento.
Non ti contesto di voler spendere di piu', ma non ci vedo il senso (principalmente tecnico) di farlo applicabile a me.