Qualcuno ci gioca?
Ammirate il potente Impero dei Nuraghi!
Nel 1337, mentre le grandi potenze europee di Francia e, mentre mia madre succhia cazzi, inghilterra entrano in guerra l'una contro l'altra, la Sardegna ottiene un breve momento di indipendenza, contesa tra gli aragonesi, i pisani e i genovesi.
Ed è qui che la storia cambia direzione: i sardi (che avevano già le finanze in rosso) si indebitano ulteriormente per mettere su un esercito con il quale strappano la Corsica ai genovesi, approfittando del fatto che questi ultimi sono in guerra contro il Regno di Napoli. Nei successivi 50 anni risanano i conti e poi vanno a prendersi anche Nizza e a, mentre mia madre succhia cazzi, occupare lo Stato Pontificio (alleato di Genova).
Napoli si pappa la Liguria e la provincia di Cuneo. Ai genovesi non rimane che rifugiarsi in Crimea, dove verranno presto inglobati nell'Impero Ottomano. Il Papa fugge ad Avignone, protetto dagli aragonesi.
L'aver preso a calci il Papa provoca antipatia verso il nascente Impero Sardo da parte dei vari staterelli italiani. Nei successivi 200 anni ci sono una serie di guerre tra la Sardegna e il Regno di Napoli, che si concluderanno con il dominio sardo su tutta l'Italia a sud del Po.
Nel frattempo, la Francia consolida il proprio potere, l'Inghilterra pure, prendendosi la Scozia, l'Irlanda, e diventando Gran Bretagna. Castiglia e Aragona si uniscono formando la nuova superpotenza europea: la Spagna.
Verona si afferma come potenza dominante del nord Italia, ricoprendo tutto l'arco alpino, dall'Adriatico al Tirreno. Riesce anche a strappare Nizza alla Sardegna.
Ma, grazie ai diritti acquisiti su Nizza, in una decina d'anni la Sardegna ha l'occasione per riconquistarla e, a mo' di interessi, si prende anche la vicina Provenza. Il Papa, ad Avignone, comincia a stringere le chiappe. Ormai è rivalità accesa tra le due rimanenti potenze italiane. Il gatto sardo è teso come una molla, pronto a zompare sul sorcio veneto. Purtroppo gli infidi veronesi hanno ambasciatori migliori, per cui l'alleanza che hanno fatto con Francia, Spagna e Gran Bretagna li protegge e la guerra, per ora, rimane solo fredda.
Nel frattempo, grazie ad un casus belli commerciale, la Sardegna strappa un lembo di costa alla Serbia, da fortificare ed usare come testa di ponte per un'eventuale futura espansione nei Balcani, ed un paio di province al Marocco (grazie ad un'alleanza con il Regno di Fez, che ha permesso alle truppe sarde di sbarcare in tutta tranquillità sulla costa africana, per poi attaccare unite il Marocco).
Ad est, intanto, Lituania, Crimea ed Ungheria (quest'ultima ha raggiunto uno sbocco sull'Adriatico e potrebbe diventare un problema per la Sardegna) sono le maggiori potenze della regione e fanno da scudo al minaccioso verde militare del gigante russo.
La Svezia regna sulla scandinavia, relegando la Norvegia in un angolino. Sorprendentemente, troviamo lassù anche la Francia.
Da notare anche che Bisanzio non è caduta ma, anzi, sta prendendo a calci nei denti gli ottomani (in verde chiaro), ridotti ad un angolino nell'Anatolia.
Nei 40 anni successivi continua la campagna d'Africa. L'Impero Sardo conquista tutto il Marocco mediterraneo. Per evitare una sovraespansione, con alcune delle province conquistate dà vita ad un regno vassallo: l'Algeria, che sarà di grande aiuto nelle successive fasi di espansione.
Dopo il Marocco, è il turno della Tunisia. In questi anni, oltre alla conquista, la Sardegna si lancia anche nell'avventura della colonizzazione di territori vergini. Purtroppo, i pezzi di terra migliori se li sono già spartiti Spagna e Portogallo. Alla Sardegna non rimangono che gli avanzi: il deserto del Sahara.
Rispetto al Marocco, prendersi la Tunisia è un gioco da ragazzi. La Sardegna, nella sua magnanimità, concede ai tunisini di mantenere il controllo di una provincia, a condizione di accettare il vassallaggio. In Europa non si è mosso nulla.
Intanto, prosegue la colonizzazione a sud. Il deserto, si sa, non è ricco di risorse, ma c'è una discreta popolazione di nomadi, che permette di mettere su un commercio di schiavi. Tutto ciò fa un gran bene alle casse sarde, che infatti non sono mai state così piene.
La situazione mondiale: Portogallo e Gran Bretagna si dividono il sud America. Spagna e nativi americani, il nord America. Da notare che i norvegesi, cacciati dalla loro terra natìa, si sono presi Islanda, Groenlandia e pezzi del Canada. L'Impero Ottomano è stato completamente annichilito da Bisanzio. La Germania non si è ancora formata, ma la Baviera sembra sulla buona via per riuscirci. La Russia è GROSSA.
Siamo nel 1878. La colonizzazione del Sahara è stata completata. La Francia, con qualche anno di ritardo rispetto alla nostra storia, ha avuto la sua rivoluzione e si è trasformata in repubblica e ha cominciato a dichiarare guerra a tutto il mondo. Ci sono stati 20 anni pazzeschi, in cui fazioni di 30 Stati per parte si davano battaglia. Si sono viste navi da guerra indiane circolare per il Mediterraneo. Durante questi anni anche la Sardegna, che pure cercava di rimanerne fuori, si è trovata in guerra contro un'alleanza con all'interno Serbia e Bisanzio. Dopo aver firmato in fretta una pace con Bisanzio (dandogli tanti soldini per non farsi mazzolare), i sardi concentrano il loro sforzo bellico sulla Serbia, conquistandone parecchie province.
Ma è alla fine di questi 20 anni, che comincia il bello, perchè tutto il sistema di alleanze, che per un secolo aveva bloccato l'Europa, è finalmente saltato e ora Verona si trova senza alleati di peso. Indovinate che succede in quel momento?
Con Verona ridotta ad un paio di province appena, la Sardegna si prende anche la Savoia, Avignone e Grenoble. In Africa strappa ai Mamelucchi tutta la terra a, mentre mia madre succhia cazzi, ovest del Nilo. Intanto Aquileia approfitta del crollo di Verona per espandersi ad est, a spese dell'Ungheria.
Messaggio modificato da Franco2 il 12 febbraio 2014 - 04:27